I nuovi Ryzen “nudi”: AMD rilancia con quattro processori sorprendenti con Zen 5, Zen 4 e il ritorno di Zen 3

Scopri come AMD rilancia il mercato CPU con varianti “F” esclusive, cache ridotte e strategie regionali aggressive: prestazioni mirate, target precisi e design intelligenti che trasformano i difetti in opportunità.

AMD sorprende ancora una volta annunciando, in modo quasi silenzioso, quattro nuovi processori Ryzen. La notizia che fa scalpore? Uno di questi chip è basato sull’architettura Zen 3, nonostante l’azienda abbia ormai da tempo puntato su Zen 4 e Zen 5. Questo articolo ti guida attraverso le novità più importanti, perché la mossa di AMD non è solo tecnica: è strategica, commerciale e di marketing ben calibrata.

Fin dall’inizio, la keyword principale che userò è AMD Zen 3. È il fulcro meno atteso delle recenti mosse di AMD, ma allo stesso tempo uno dei più interessanti per chi segue l’evoluzione delle CPU.

Appena apri il sito ufficiale AMD, scopri quattro nuovi Ryzen comparsi senza fanfare: Ryzen 7 9700F, Ryzen 5 9500F, Ryzen 5 7400, Ryzen 5 5600F. Due di questi sono basati su Zen 5 (9700F e 9500F), uno su Zen 4 (7400) e uno — sorprendentemente — su AMD Zen 3, il 5600F. La presenza del chip Zen 3 in una lineup così recente fa capire che AMD non abbandona affatto le architetture più vecchie, ma le sta usando in modo molto ponderato.

Partiamo dai modelli Zen 5: il Ryzen 7 9700F è una CPU a otto core, senza grafica integrata (“F”), un TDP da 65 W, frequenze base e boost che vanno da circa 3,8 GHz fino a 5,5 GHz. Il Ryzen 5 9500F, sempre Zen 5, ha sei core, stessa cache L3 da 32 MB, stessa potenza termica, ma boost leggermente inferiore: circa 5,2 GHz. Questi modelli sono pensati per chi utilizza GPU dedicate e non ha bisogno del chip grafico integrato che spesso alza i costi.

Il Ryzen 5 7400 è basato su Zen 4 e ha una particolarità: solo 16 MB di cache L3 — la metà rispetto agli altri chip Raphael (la serie Zen 4 di AMD). Questo è stato fatto non per ridurre solo i costi, ma per riciclare silicio “difettoso” nella cache: i chip che non superano il test completo della cache L3 possono così diventare Ryzen 5 7400, evitando sprechi. È un modo intelligente di trasformare scarto in opportunità, ma con qualche compromesso: prestazioni inferiori rispetto al 7400F, che ha frequenze maggiori e cache piena.

E arriviamo al pezzo che risveglia le curiosità: il Ryzen 5 5600F, basato su AMD Zen 3. In genere, la serie 5000 non ha grafica integrata, quindi la “F” in questo caso indica una variante con prestazioni inferiori rispetto al modello standard: frequenze base e boost abbassate. Ma soprattutto, è il primo nuovo chip Zen 3 “ufficiale” lanciato dopo la transizione verso Zen 4 e Zen 5. Per molti utenti, questo significa compatibilità, buon rapporto qualità/prezzo, e la possibilità di acquistare una CPU ancora molto valida a costi ragionevoli.

Un altro aspetto fondamentale è la strategia regionale di AMD. Il Ryzen 7 9700F sarà venduto solo in Nord America, mentre il Ryzen 5 5600F è destinato esclusivamente all’area Asia-Pacifico e Giappone. Il Ryzen 5 7400F, invece, è per il mercato cinese e asiatico. Questo approccio segmentato suggerisce che AMD sta modellando l’offerta non solo sulle architetture, ma anche sui livelli economici, domanda locale, e politica dei prezzi nei vari territori.

Queste quattro CPU mostrano una direzione chiara: AMD vuole massimizzare l’utilizzo del silicio prodotto, minimizzare gli scarti, e offrire versioni mirate per utenti con bisogni specifici—gamers con GPU dedicate, mercati emergenti, utenti che non hanno bisogno della GPU integrata, o che sono attenti al budget. Il ritorno di AMD Zen 3 conferma che anche le architetture più “vecchie” possono avere ancora un ruolo, specialmente se adattate in modo creativo.

In conclusione, AMD con i nuovi Ryzen ha fatto molto di più che rilasciare nuovi chip: ha lanciato una strategia articolata che punta su segmentazione regionale, varianti “F” senza GPU, ottimizzazione del silicio e riciclo degli scarti. Il fatto che AMD Zen 3 torni protagonista in questa fase dimostra che le architetture consolidate non sono affatto superate, ma piuttosto parte di un ventaglio di soluzioni che insieme coprono ogni esigenza.

Chi sta valutando un upgrade: se hai una GPU discreta, le varianti F potrebbero essere convenienti. Se il prezzo è giusto, il Ryzen 5 5600F con AMD Zen 3 offre ancora molto. E se puoi spendere di più, i modelli Zen 5 sono chiari balzi in avanti in termini di frequenze e prestazioni.

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