PicSee: la nuova app foto che trasforma il tuo rullino in un social network privato

Con l’app PicSee, l’ex co-fondatore di Koo riscopre la condivisione fotografica automatica e sicura, elevando il concetto di “app per foto” a un livello più personale e collaborativo.

Nel mondo delle app per foto e social network, arriva oggi una proposta che punta a rivoluzionare il modo in cui condividiamo immagini con amici e familiari. Si chiama PicSee, ed è stata lanciata dall’imprenditore indiano Mayank Bidawatka – noto come co-fondatore di Koo – come nuovo progetto dopo la chiusura della piattaforma di microblogging. Questo nuovo servizio, centrato sulla condivisione automatica delle foto che “ha-tuo-amico” scattato ma che magari non ti ha inviato, si pone come una app foto pensata per rendere più semplice e immediata la modalità di scambio fra cerchie ristrette.

Già nella prima frase abbiamo evidenziato il concetto di “app foto” perché è la vera parola-chiave: una app per foto che si collega al mondo dei social network, ma con un’impronta differente. L’obiettivo è trasformare il tuo rullino fotografico in un piccolo network privato: non solo “post” e “like”, ma scambio reciproco di immagini con persone che ti conoscono.

Vediamo cosa propone PicSee, perché potrebbe interessare e quali sono le sue potenzialità e criticità.

Partiamo dal perché questa app. Bidawatka ha spiegato che il grande paradosso della fotografia smartphone è che esistono trilioni di immagini nel mondo – e ogni anno se ne scattano miliardi – ma gran parte di esse restano sepolte nei telefoni, mai condivise con i soggetti raffigurati. Con PicSee l’idea è semplice: se un tuo amico ha scattato una foto di te e l’ha dimenticata, l’app te la mostrerà, e viceversa. È una app per foto che abbraccia anche la logica del social network, ma spostando l’asse dal “vedere cosa pubblicano gli altri” al “ricevere ciò che ti riguarda”.

Il funzionamento è tecnico ma immediato: dopo l’installazione su iOS o Android, PicSee scansiona localmente il rullino fotografico del dispositivo alla ricerca di volti riconosciuti come appartenenti agli amici. Quando individua una foto in cui sei tu – scattata dal tuo contatto – ti suggerisce di inviarla all’amico. Una volta che entrambi concedono il permesso, l’app trasferisce l’immagine (tramite connessione criptata) all’altro utente.

Alcune funzioni peculiari:

  • Puoi rivedere le foto prima che vengano inviate, e cancellarne alcune se decidi di non inviarle.
  • Se dopo 24 ore non hai inviato manualmente, l’app può farlo automaticamente – un po’ di spinta verso la condivisione anche “inconsapevole” ma consentita.
  • I processi di riconoscimento facciale e abbinamento dei volti avvengono sul dispositivo, non sul cloud: un plus per la privacy.
  • Non vengono archiviati i file sui server dell’azienda: le immagini restano sul dispositivo, tranne quanto inviato e accettato.
  • Possibilità di “richiamare” una foto inviata, ovvero rimuoverla anche dal dispositivo del destinatario, se decidi che non vuoi più che resti visibile.

Un’altra dimensione interessante: la provenienza dell’app. La chiusura di Koo, la piattaforma indiana amata da alcuni per via della lingua madre e delle comunità locali, ha lasciato spazio a un nuovo inizio per Bidawatka. Con PicSee, l’ex-co-fondatore di Koo reinserisce la propria creatività nel panorama delle app per foto e social network, puntando su una nicchia diversa da quella delle grandi piattaforme pubbliche.

Dal punto di vista dell’utente, i vantaggi sono molteplici:

  • Recuperare foto dimenticate di te che qualcun altro ha scattato e che altrimenti resteranno “sepolte”.
  • Rafforzare legami con amici e famiglia tramite ricordi comuni condivisi, senza dover passare da chat multiple o caricare manualmente.
  • Maggiore privacy rispetto a pubblicazioni pubbliche: l’app è pensata per cerchie ristrette e per uno scambio reciproco.
  • Innovazione nell’esperienza della “app foto” integrata in un “social network” fatto di volti e ricordi, non solo di like o commenti anonimi.

Tuttavia, ogni innovazione porta anche delle sfide: uno dei problemi è che molte persone semplicemente non vogliono che qualsiasi immagine sia condivisa automaticamente, neppure tra amici stretti. Se la cerchia è troppo ampia, la “automazione” può risultare invasiva. Innescare un comportamento nuovo rispetto a WhatsApp, Instagram o iMessage — dove la foto la invio io quando voglio — sarà un ostacolo. Bisogna che l’utente apprezzi questa modalità di condivisione più fluida e “passiva”.

Inoltre, pur essendo ottima per le foto spontanee, non affronta ancora tutte le situazioni: ad esempio, se sei stato a un evento con amici e vuoi recuperare tutte le foto di gruppo e condividerle in blocco, forse serve ancora una funzione più completa. L’app promette di evolvere in quella direzione (gestione album, filtro duplicati, integrazione con Google Photos/iCloud) ma è ancora all’inizio.

Una curiosità: l’app è già stata lanciata in Beta a luglio e, secondo i dati dell’azienda (riportati dalla stampa), ha già utenti in circa 27 Paesi e oltre 160 città, con oltre 150.000 foto scambiate. Questo indica un buon inizio, soprattutto considerando che la proposta è ancora “di nicchia”.

Per chi è pensata questa app “app foto social network”? Essenzialmente per chi ama la fotografia non come “pubblicazione” ma come “ricordo da condividere”. Per chi ha amici o familiari che scattano foto continuamente e magari tu non ti accorgi o non hai il tempo di riceverle. Per chi vuole un’esperienza meno “social pubblica” (numero infinito di follower) e più “cerchia ristretta”, più autentica. E infine per chi ha a cuore la privacy ma vuole comunque condividere i propri momenti.

In conclusione, se ti interessa un modo nuovo di usare la fotografia del tuo smartphone, combinato con la logica di un social network ma senza la pressione di dover “postare” continuamente, PicSee appare come una app da tenere d’occhio. Non soltanto perché dietro c’è un imprenditore con esperienza in startup social in India, ma soprattutto perché la proposta è semplice, ma distintiva: trasforma il tuo rullino in uno scambio reciproco di ricordi con le persone più importanti.

Se ti incuriosisce l’idea di dare nuova vita alle foto che non hai mai visto, di scoprire quelle che i tuoi amici hanno di te, o semplicemente di entrare in una “app per foto” più intima, allora vale la pena provare PicSee. Scoprila, esplorala, e forse cambierai il modo in cui condividi le tue immagini.

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