Mastodon lancia servizi di hosting social per il web aperto: una svolta epocale per i social media decentralizzati

Dopo anni di affidamento a donazioni e grant, Mastodon s’imbarca in una nuova era offrendo hosting, supporto e moderazione alle organizzazioni che vogliono partecipare al fediverse con autonomia, libertà e potere decisionale.

Da oggi, Mastodon non è più soltanto una piattaforma lanciata e mantenuta grazie a donazioni e grant: l’organizzazione ha presentato un nuovo progetto che punta a offrire hosting social, supporto tecnico e servizi di moderazione per enti, aziende e istituzioni che desiderano entrare attivamente nel mondo del web aperto. Questo cambiamento rappresenta una sfida ma anche una grande opportunità per rafforzare l’ecosistema sociale decentralizzato e far crescere i social media in modo sostenibile.

Nel primo paragrafo emergono già le parole chiave: Mastodon, hosting social, web aperto, social media, fondamentali per un buon posizionamento SEO. Mastodon intende diversificare le sue entrate pur continuando a sostenere modi di interazione su Internet che privilegiano libertà, privacy e partecipazione.

La base dell’idea è che non tutti vogliono o possono gestire da soli un server Mastodon, con i suoi requisiti tecnici, la manutenzione, le policy di moderazione, e le complessità della federazione del social web. Così Mastodon proporrà pacchetti personalizzati per hosting social, dove sarà la stessa Mastodon a occuparsi dell’allestimento, gestione del server, eventuale moderazione, per chi non vuole sobbarcarsi la parte tecnica. Allo stesso tempo offrirà contratti di supporto per chi invece ha già un team interno ma ha bisogno di assistenza specifica per utilizzare al meglio il suo ambiente social federato.

Questo modello ricorda un po’ la distinzione che esiste in altri social media o piattaforme web: puoi avere un profilo su una piattaforma condivisa, ma se vuoi qualcosa di più — autonomia completa, personalizzazione, controllo — allora serve una soluzione self-hosted oppure un hosting dedicato, con supporto professionale.

In primo luogo, perché permette a Mastodon di avere una fonte di ricavo più prevedibile rispetto alle donazioni occasionali o ai grant istituzionali. Avere un reddito stabile aiuta a investire in sviluppo, sicurezza, infrastrutture, e a garantire che i social media decentralizzati non siano solo un esperimento, ma qualcosa di duraturo.

In secondo luogo, dà la possibilità ad organizzazioni, enti pubblici, scuole, aziende, media, di partecipare al fediverse (cioè il web aperto basato su protocolli come ActivityPub) in modo professionale, con assistenza, senza dover reinventare la ruota ogni volta. Possono stabilire le proprie regole interne di moderazione, la propria policy, pur restando connessi con altri server Mastodon, altri software compatibili, altri social.

Terzo punto: l’hosting social e i servizi di supporto consentono anche una migliore gestione della moderazione. Il web aperto non significa anarchia: serve che chi offre un server possa contare su strumenti, competenze e supporto per tenerlo in ordine, rispettare norme, gestire abusi. E questo è fondamentale per attirare enti istituzionali e professionali che altrimenti rimarrebbero diffidenti verso il mondo federato.

Mastodon offrirà più livelli:

  • Hosting social gestito: Mastodon si occupa del server, delle sue operazioni quotidiane, dell’installazione, manutenzione, aggiornamenti, del backup. Le organizzazioni client potranno avere un server dedicato, ma “chiavi in mano”, senza dover gestire l’infrastruttura tecnica.
  • Moderazione a supporto: come servizio aggiuntivo, Mastodon proporrà che la sua squadra — o esperti affiliati — assistano nella definizione di policy di moderazione, gestione di situazioni problematiche, consulenza, strumenti operativi per garantire che il discorso rimanga sano, rispettoso, conforme alle linee guida scelte dal cliente.
  • Contratti di supporto tecnico: per chi ha già infrastruttura interna, Mastodon offrirà supporto specialistico per amministratori, team IT, per aiutarli a configurare, manutenere, risolvere problemi specifici nella federazione, nei plugin, in aggiornamenti di software, e così via.
  • Flessibilità dei costi e modelli personalizzati: non c’è un prezzo fisso universale: Mastodon adotterà un sistema su misura, a seconda della scala, del livello di servizio desiderato (solo hosting, hosting + moderazione, supporto tecnico, ecc.). Questo approccio “su misura” aiuta a ridurre barriere per chi è più piccolo e vuole solo iniziare.

Mastodon ha già collaborato con alcuni enti e regioni per testare in anteprima questi servizi: la Commissione Europea, lo stato di Schleswig-Holstein in Germania, la città di Blois in Francia, e la software house AltStore sono tra i clienti che hanno partecipato agli stadi iniziali di hosting social o supporto.

In queste collaborazioni si è visto come un’organizzazione possa avere la libertà di definire regole proprie, pur rimanendo collegata al fediverse: ciò permette di mantenere i benefici del social web aperto, ovvero interoperabilità, comunità, scambio, ma in un ambiente più controllato e professionale.

Naturalmente, offrire hosting social comporta costi operativi, rischi di sicurezza, gestione delle risorse hardware o cloud, assicurarsi che il servizio sia affidabile, scalabile. Mastodon dovrà garantire che la sua reputazione resti buona, che i server offerti non diventino fonte di problemi, spam, abusi.

Altro tema: il bilanciamento tra autonomia delle organizzazioni clienti e responsabilità condivisa: se un server ospitato da Mastodon viene usato per scopi controversi, come verrà gestita la responsabilità? Quali regole minime saranno imposte? Come evitare conflitti tra libertà e moderazione?

Infine, il prezzo potrebbe essere un ostacolo per realtà piccole o con risorse limitate: bene che ci siano opzioni flessibili, ma resta da vedere quanto “economic be” il servizio sarà accessibile.

Mastodon, offrendo servizi di hosting social, moderazione e supporto tecnico alle organizzazioni, compie un passo decisivo per trasformare i social media decentralizzati da progetto idealista a realtà sostenibile e competitiva. Questa evoluzione non significa abbandonare il modello basato su donazioni: Mastodon continuerà a incoraggiare donazioni, grant, e la sua community. Però, con questi nuovi servizi, il web aperto — quel mondo federato in cui ogni server social può parlare con un altro ha una chance concreta di consolidarsi, crescere, diventare più accessibile.

Se riuscirà a mantenere integrità, trasparenza, livelli adeguati di moderazione e sicurezza, il modello potrà diventare una pietra miliare nella storia dei social media, offrendo una alternativa solida ai giganti centralizzati. Mastodon si prepara così a non essere solo una scelta per idealisti, ma per chiunque voglia un social media che sia aperto, ma anche efficiente, professionale, e sostenibile.

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